Secondo uno studio di Legambiente Italia, 1.650 comuni italiani sono destinati a diventare Ghost Town: città fantasma a rischio estinzione, perché non raggiungerebbero la soglia minima di sopravvivenza nelle diverse categorie: demografiche, sociali, economiche e dei servizi.
Li chiamano “paesi fantasma” ma in fondo sono solo contenitori svuotati di presenze, mentre le anime di chi ha vissuto in questi posti sono rimaste ad attendere chi vi passa per curiosare, per conoscere, per sentire.
Alcuni di questi luoghi hanno ripreso a vivere in altri scenari, anche solo per qualche ora. Sono stati riscoperti, per caso o volutamente, e sono diventati film, o pagine di qualche racconto perché non andassero dimenticate quelle anime e soprattutto le storie e le vicende che vi erano contenute.
Qualsiasi storia può continuare a vivere in forme e in modi diversi perché ogni storia restituisce sempre qualcosa, laddove si è consolidato con il trascorrere del tempo un patrimonio di conoscenze e valori.
C’è un paese di vento con mura spaccate,
calcinacci sovrastano vecchi scarponi
c’è un paese che sembra un antico fantasma
una sedia è caduta tra cento mattoni.
Lampadari appesi sopra il marasma
Sotterranei segreti con culle e bottiglie
Finestre spalancate su altre finestre.
Una vita passata di cui si sente il profumo
Colori vivaci che non guarda nessuno
C’è l’azzurro, il giallo, il verde ed il rosso
Ci sono porte di legno sguarnite e cadenti
In una stanza isolata canta un pettirosso
Balconi nell’aria sospesi nel vuoto
Nella sera le ombre si fanno pesanti.
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