Il berretto con la visiera

E’ sempre un dolore, grande a seconda della distanza che ti separa da chi se n’è andato, che accompagna le persone che vanno via all’improvviso. Se poi queste persone hanno significato qualcosa per una comunità – ben al di là del fatto che potevi o meno condividere le sue idee – nasce sempre quel dispiacere che non trova mai risposte adeguate alla domanda più sciocca: perchè? Perchè proprio lui, perchè così, all’improvviso, perchè in una notte qualunque, e via di questo passo. E non ci sono risposte perchè quello se n’è andato e basta. E non so se in casi come questo basta una preghiera, ma temo fortemente di no.

 

A volte le cose che possediamo
non rispondono ai comandi che gli diamo
E in una notte buia e senza luna
Ci gira le spalle all’improvviso la fortuna
Così quella macchina di piccola cilindrata
si schianta contro una stupida barricata
E quel berretto verde con la visiera
Rotola piano accanto alla ringhiera
Un bambino che passa lo raccoglie
Mentre un alito di vento muove le foglie
Ha vibrato solo per un momento
Quell’impavido cuore infranto
Una musica suonava l’ultima ballata
Proprio nella notte dell’Immacolata.